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Dintorni


Marostica - La partita a scacchi





Marostica è famosa per uno spettacolo folcloristico di ambientazione storica in costume che si svolge il secondo fine settimana di settembre degli anni pari, la "Partita a scacchi a personaggi viventi" che si ispira ad una vicenda che si vuole ambientata nel 1454.

L'iniziativa di questa partita a scacchi giocata in piazza e con personaggi viventi fu di due studenti universitari, Mirko Vucetich e Francesco Pozza, che nel 1923 la proposero e realizzarono quale rievocazione storica. Oltre 550 figuranti in costume medioevale, cavalli, armati, sbandieratori, guitti e sputafuoco, dame e gentiluomini, fanno da cornice al gioco degli scacchi che rappresenta la sfida di Rinaldo d'Angarano e Vieri da Vallonara. Secondo la trama, costoro, giovani e nobili rampolli della Città, si innamorarono entrambi della bella Lionora. Taddeo Parisio Castellano di Marostica e padre di Lionora, proibì la sfida a duello, come prevedeva l'usanza del tempo, ed ordinò di giocare una partita al "Nobil Ziogo de li scacchi". Taddeo decise che il vincitore della singolare sfida avrebbe sposato la bella Lionora, mentre colui che avesse perso avrebbe sposato sua sorella minore, Oldrada, divenendo così anch'egli suo parente.

La città quasi ogni domenica è interessata da una qualche manifestazione. Tra le numerose si ricorda il mercatino dell'antiquariato, che ha luogo ogni prima domenica del mese nella piazza degli scacchi e lungo la via Mazzini, la festa di primavera, la sagra delle ciliegie alla fine di maggio. In primavera viene presentata la rassegna "Umoristi a Marostica" che dal 1969 propone una mostra a tema, con opere dei maggiori artisti internazionali di grafica umoristica. Da alcuni anni viene organizzata, ogni seconda domenica di giugno, la "Caretera", una corsa rompicollo in discesa su carretti guidati da un equipaggio di due persone, tra il Castello Superiore ed il Castello Inferiore.

In ottobre si svolge la tradizionale antica sagra di San Simeone, patrono della città.


Bassano del Grappa




Bassano del Grappa è un importante cittadina del nord Italia, situata in provincia di Vicenza. La città ed i suoi dintorni sono conosciuti in modo particolare per la ricchezza di attrattive naturali, storiche, artistiche, eno-gastronomiche. Bellezze architettoniche come cattedrali, castelli, palazzi e le celebri ville venete sono perfettamente incastonate come pietre preziose in queste magiche terre venete che hanno visto nascere nel corso dei secoli e dei decenni anche numerose attività economiche e culturali di interesse internazionale. Tra le attrattive più importanti della città c'è il Ponte in Legno detto anche Ponte degli Alpini o Ponte Vecchio che sorge sul fiume Brenta. Il ponte è stato ricostruito più volte dopo le varie distruzioni dovute alle forti correnti dell'acqua. Dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale venne ricostruito dagli alpini. L'attuale struttura venne progettata dal celebre architetto Andrea Palladio che pensò al legno come materiale costruttivo più resistente alla forte corrente del Brenta: "Presso à Bassano ho ordinato il Ponte di Legname, sopra la Brenta fiume velocissimo, che mette capo in mare vicino à Venetia".


Asolo






La favorevole posizione e la felicità del clima fecero di Asolo un centro abitato fin dall'epoca preistorica, e in seguito un importante insediamento dei Veneti. Acelum, l'Asolo Romana attraversò un periodo di grande crescita: la città, che divenne anche municipium, si sviluppò soprattutto tra I sec. a.C. e I sec. d.C. Resti e reperti archeologici - raccolti in un'apposita sezione del Museo civico - documentano la presenza di Terme, di un Acquedotto, un Foro e un Teatro a testimonianza dell'importanza di Asolo in epoca romana.


Antichissimo centro cristiano, già nel VI sec. ebbe un vescovo e mantenne la sede episcopale fino al 969 quando divenne feudo del vescovado di Treviso. A periodi alterni tra XI e XIV sec. conobbe l'egemonia di diverse potenti famiglie (Tempesta, Ezzelini, da Camino, Scaligeri, Carraresi) e, infine, di Venezia. A partire dalla fine del '300 con la dominazione veneziana, la città entrò in una fase di grande splendore: nel 1489 Venezia investì della Signoria di Asolo Caterina Cornaro, ex regina di Cipro, che diede vita ad una sfarzosa corte rinascimentale di artisti, letterati e poeti, lasciando un'indelebile impronta nell'arte e nell'ideale stesso della città. Venezia diede ad Asolo un importante riassetto urbano e la legò a sé e alla propria aristocrazia in maniera imprescindibile fino alla caduta della Serenissima. "Asolo è Venezia e Venezia è Asolo" si dice da queste parti, a sottolineare un'affinità di atmosfera che si manifesta nell'architettura come nello spirito.


Nel 1797 vi fece il suo ingresso Napoleone. Nell'Ottocento con la dominazione austriaca Asolo fu interessata da riforme delle istituzioni civili e da un programma di opere pubbliche, come ad esempio la ristrutturazione del teatro Duse. Infine nel 1866 entrò a far parte del Regno d'Italia. Curioso scrigno dei fatti della storia asolana del XIX sec. è l'antico orologio a pendolo nascosto dietro il bancone di un'enoteca in via Browning, in prossimità del Teatro dei Rinnovati: qui vi sono annotate le date della storia cittadina a partire dagli inizi dell'Ottocento.

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